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Dal primo anno della presenza a scuola dei TPR, sono stati organizzati corsi di ippologia ed avvicinamento ai cavalli, seguiti sempre da un numero piuttosto elevato di studenti.
Nei primi anni, anche per la mancanza assoluta di mezzi ci si limitava esclusivamente alla cura delle cavalle e dei puledri e alla loro doma per il loro uso con una sella di proprietà del docente.
In effetti, non tutti sanno, che i TPR sono tra le razze più adatte per il turismo equestre e per il primo avvicinamento ai cavalli, per la loro innata indole docile e le buone andature .
Comodissimo risulta il trotto anche senza sella e, in effetti, poiché per anni non è stata presente a scuola una sella è così che sono state domate le prime cavalle: Rosalba (presente s scuola fino a 19 anni) e Italia.
Dall’anno scolastico 2000/01, grazie all’esperienza del prof. Carlo Silvan (docente Tecnico Pratico di Zootecnia) è stato sviluppato il primo corso di doma e conduzione alle redini lunghe.
Certamente è stato un grande azzardo, ma tutto è andato bene.
Grazie alla disponibilità della preside d’allora, prof.ssa Maria Giuliana Bigardi (attuale provveditore agli studi di Treviso e Padova)ed ad una convenzione con il parco Etnografico di Rubano (comune ad una decina di km dalla scuola), è stato possibile preparare per gli attacchi i primi soggetti (Quaresima e Cesira -
Proprio per l’aspetto innovativo e certamente anche per ridurre al minimo i rischi di incidenti, il primo corso venne aperto solo a 10 studenti che seguirono fino all’estate le tre cavalle.
Da quell’anno ha preso il via anche il MEETING di valutazione del TPR, per gli studenti delle scuole superiori di agricoltura del Veneto, di Lombardia, Emilia, Toscana.
Il MEETING del TPR, quest’anno al suo nono anno consecutivo, prevede una gara di giudizio tra le scuole superiori di agricoltura ed è aperta anche alle rappresentanze dell’ Università di agraria e veterinaria, è stata, inoltre, la prima manifestazione promossa dalla Rete delle scuole superiori di agricoltura del Veneto. L’organizzazione si è avvalsa tutti gli anni della fattiva collaborazione dell’APA (Associazione Provinciale Allevatori) di Padova e dell’ ANACAITPR (Associazione Nazionale Allevatori del CAITPR).
Il meeting, della durata di una mattina, comporta un grande impegno organizzativo, poiché vengono accolti nella scuola dai 12 ai 15 cavalli (fattrici, puledri e stalloni) per due momenti di valutazione zoognostica.
Dai giorni precedenti, gli studenti del corso preparano i box per l’accoglienza dei cavalli e, nella giornata della manifestazione, preparano e presentano i soggetti nell’anfiteatro verde del Parco del SAN BENEDETTO.
La particolarità della manifestazione, unica in Italia, favorita dalla cornice del Parco, dal bel tempo (quasi sempre) e soprattutto dalla bellezza e imponenza dei soggetti presentati, ha richiamato l’attenzione anche di Cavallomagazine, che, nel numero di novembre 2003 ha voluto dedicarvi un lungo servizio.
Lo sviluppo dei corsi, in particolare di questi ultimi anni ha favorito la crescita in competenze di molti studenti che oramai sono perfettamente in grado di condurre i nostri soggetti anche nel traffico più caotico.
La scuola ha acquistato e venduto parecchi soggetti che sono stati domati con gli studenti nei corsi pomeridiani.
Le scelte sono state sempre legate alla ricerca di soggetti adatti agli attacchi e dai buoni movimenti. Sono stati preparati a scuola anche cavalli adulti con notevoli risultati (le carrozze escono dalla scuola per percorrere una strada molto trafficata e per fortuna non si sono mai avuti incidenti con automezzi.
In pochi mesi (soprattutto durante l’estate) e grazie alla grande passione di gruppi molto motivati di studenti tutti i cavalli vengono domati per poi poterli presentare in autunno alle manifestazioni a cui la scuola è invitata.
Attualmente le due fattrici (ADUA E ZAFFIRA, sorelle piene) possono alternarsi nella conduzione delle Wagonette e dei carri agricoli sia in singolo che in pariglia (è in previsione la preparazione di una Troika) insieme a VICO (castrone di 5 anni e quasi una tonnellata di peso) a allo stallone ARCO ZADI .
Tutti i cavalli vengono usati alternativamente in singolo ed in pariglia anche se l’abbinamento non sempre è equilibrato.
Oltre alla doma, alla cura dei soggetti ed alla conoscenza dei finimenti e della loro utilizzazione , gli studenti seguono anche le operazioni di ferratura e con il docente, operano in semplici interventi d’urgenza a sostituire il maniscalco.
Il futuro prossimo prevede uno sviluppo nell’uso delle carrozze e dei carri per il trasporto, oltre che nel parco della scuola , anche in percorsi diversi (non solo durante manifestazioni folcloristiche o rievocazioni storiche) cittadini o ambientali (argini di Padova).
Molte sono le prospettive che ci vengono dall’esterno della scuola come l’apertura del corso di addestramento alle redini lunghe, la proposta di doma di cavalli altrui, la formazione di un gruppo sportivo attacchi, la creazione di una cooperativa di conduttori, sono tutte proposte molto interessanti che potrebbero aprire nuovi capitoli ma ci piace, per ora, restare con i piedi per terra ed attendere ai prossimi impegni, sia nel campo della riproduzione che in quello dell’addestramento.
Per finire un ringraziamento a tutti gli studenti, sia che siano già usciti dalla scuola o che da poco abbiano iniziato a seguire questi cavalli, perché senza di loro tutto questo percorso non sarebbe stato possibile e con l’augurio, però, che riescano a superare questa “malattia” che potrebbe portarli a diventare come il loro docente.
Ma, come si usa dire nel nostro ambiente : “più sto con i cavalli meno apprezzo gli uomini”. (Aggiungerei che sono escluse le donne!).