HAFLINGER ( by Francesco Ramella)
Per le caratteristiche somatiche del cavallo Haflinger sono già state scritte bellissime pagine su questa splendida razza: da consultare la perfetta analisi presentata sul sito www.Haflinger.it dal dott. Sgambati, coordinatore degli ispettori di razza, dopo l’ultima fiera di Verona, in merito ai progressi fenotipici dei nostri biondi cavalli. In Europa ci sono diverse riviste dedicate, e quella per il popolo italiano è “Haflinger info”, redatta in Alto Adige, zona unica di origine della razza, con il contributo di tutti gli allevatori d’Italia. (Per la storia della razza clicca qui)
Abbiamo circa 10.000 soggetti nel nostro Bel Paese, di cui circa la metà in provincia di Bolzano, circa 3000 in Lombardia, il resto disseminato tra Piemonte e Sicilia con ottimi nuclei in Toscana e Basilicata.
La rapida evoluzione nella selezione dei soggetti allevati, che prevede una “descrizione lineare” di ogni singolo tratto somatico ed una precisa indicizzazione, ci ha portato ad avere un cavallo (o pony?) che si sta avvicinando ai 150 cm di altezza al garrese, con ottimi movimenti, giusta nevrilità e soprattutto un carattere eccezionale, per un positivo adattamento al lavoro. Non mi soffermo sull’ottima disponibilità a portare la sella, sia inglese che western, (ci sono campioni di dressage e di reining), ma, anche per esperienza personale, ritengo che l’attitudine agli attacchi sia quella che meglio si addice alla struttura di questi splendidi sauri a criniera bionda.
E’ possibile tra l’altro consultare una classifica in cui sono presenti tutti i cavalli registrati, ordinati per Indice di Merito Totale (IMT), così da capire a quale punto della genetica si piazzano i nostri soggetti, in modo da orientare le scelte per eventuali futuri accoppiamenti. Le novità di questi ultimi anni, però, sanciscono l’inizio di una nuova era per l’haflinger: con l’avvento delle “prove attitudinali”, ogni cavallo potrà avere, accanto all’IMT morfologico, anche un “punteggio” o “valore” che ne descrive la capacità ad adattarsi ad un lavoro, sia sotto la sella inglese o western, sia attaccato ad una carrozza. Per gli attacchi la prova consiste in un semplice ma significativo testo di dressage, che può essere affrontato dopo i 3 ed entro i 10 anni di età, e può essere ripetuto dopo almeno un anno se il soggetto dà segni di evidente maturazione tecnico-atletica. Anche gli stalloni, già severamente selezionati, dovranno dare prova di essere non solo belli: sta partendo proprio quest’anno il performance test per gli stalloncini di 3,5 anni, non si lascerà quindi nulla al caso anche per quanto riguarda le prestazioni sportive. Ogni allevatore sarà quindi facilitato nella scelta del riproduttore da utilizzare a seconda dei meriti della fattrice di cui è in possesso. Questi ultimi passaggi sono IMPORTANTISSIMI, e ci permetteranno, in pochissimi anni, di ottenere dei soggetti in grado di competere a 360° con ogni tipo di pony che possa essere presente nel nostro territorio.
La mia personale esperienza mi porta ad affermare che l’haflinger sembra nato per gli attacchi; possiede una taglia a ponte tra un pony ed un cavallo, può essere quindi utilizzato da un’ampia fascia di drivers, dai giovanissimi ragazzini, ai campioni europei di dressage o maratona, agli anziani signori di montagna o pianura che ne fanno un utilizzo ludico in passeggiate o trottate per le campagne di tutta Italia. Non è un cavallo impegnativo nella gestione quotidiana, si accontenta di solito di un piccolo prato, non è complicato come un holsteiner od un arabo, ma è forte, vivace, coraggioso, generoso e si ammala raramente per una sorta di rusticità montanara che si trascina da generazioni.
Devo dire che vivo con i cavalli da circa 30 anni, ne ho provati di tutti i tipi, ho una quindicina d’anni di concorsi ippici sulle spalle, ma due sono i momenti che hanno cambiato il mio modo di trovare delle soddisfazioni nel mondo dei cavalli: l’aver spolverato un antico biroccio trovato in un vecchio solaio e l’aver acquistato circa 10 anni fa dal mio amico Filippo Granati, mai abbastanza compianto, la puledra ”Viola d’Africa” mia prima amatissima haflinger; da allora è stato un succedersi di nascite e cessioni di cavalli attaccati, credo di aver contagiato parecchie persone, sino ad oggi, con le splendide Edera e Linda, che si stanno preparando, apparigliate, alla prossima grande stagione che le vedrà protagoniste su tutti i palcoscenici riservati alla razza equina più utile e trasformista esistente. Francesco Ramella
hai anche tu un cavallo Haflinger che attacchi??
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gli Haflinger alla Fieracavalli Verona 2007
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