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Carnevale Ivrea 2008

ecco cosa puoi trovare in questa pagina:

- carnevale a Brosso

- classifiche  Ivrea 2008

- Il nostro piatto forte

- i carri

- la ferratura

- i carri e i finimenti

- apertura carnevale 2008

-Natale ad Ivrea

- la storia e le piazze

- il video

 

 

 

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www.redinilunghe.it

cavalli e carrozze che passione!!!

 

 2 - 3 - 4 - 5 FEBBRAIO 2008

storico CARNEVALE D'IVREA NON MANCATE!!!!

 

Carnevale d'Ivrea 2008 by Doriana

(CLICK HERE TO HAVE MORE INFORMATION ABOUT IT IN ENGLISH)

 

l'ultimo carnevale domenica 9 marzo a Brosso 
qualcuno pensa che i carnevali siano finiti?invece no…

L’ultimo a chiudere la stagione 2008 sara’ quello di domani a Brosso, piccolo paesino della Val Chiusella a pochi km da Ivrea dove il carnevale e’ ancora molto sentito, a rappresentare gli antichi personaggi saranno i bambini che prima della sfilata storica daranno alle fiamme il castello come vuole la leggenda del loro carnevale.

foto da www.comunebrosso.it

Il fiore all’occhiello di questo carnevale e’ il bellissimo gruppo di Ocarine e Tamburi. Che a diversita di tutti gli altri gruppi musicali anziche suonare il “piffero” suonano l’Ocarina.

foto da www.comunebrosso.it

OCARINA inventata da Giuseppe Donati a Budrio nel 1853. L'ocarina di Budrio - detta anche semplicemente ocarina - è uno strumento musicale popolare a fiato, appartenente alla famiglia dei flauti, ed è appunto un flauto globulare di terracotta a forma ovoidale allungata, proprio come una piccola oca senza testa, con un'imboccatura a lato, e nel corpo praticati vari fori che , scoperti gradualmente mentre contemporaneamente si soffia nell'imboccatura, danno l'estensione fino all'undicesima. Oltre alla diatonica è possibile, mediante una digitazione composta, eseguire anche la scala cromatica. Il timbro varia con la dimensione, da molto squillante e penetrante nella più piccola, a più scuro e rotondo nella più grande.

 

classifiche carnevale Ivrea 2008

Ottima riuscita per l’edizione 2008 dello Storico Carnevale d’Ivrea che nonostante il tempo poco favorevole nelle giornate di domenica e lunedì non ha impedito il regolare svolgimento della battaglia nelle piazze cittadine, bella e calda invece la giornata di martedì che ha visto ad Ivrea oltre 50.000 persone ad affollare le vie del centro storico.

A voi la classifica finale dei carri che hanno preso parte alla battaglia delle arance:

Pariglie

1° Carro n. 46  La Compagnia delle Torre

2° Carro n. 4    I Paladini di Via Palma

3° Carro n. 41  I Cavalieri delle Rosse Torri 

Tiri a quattro  “Quadriglie”

1° Carro lettera T  I Cavalieri di San Bernardo

2° Carro lettera L  L’ariete del Sacro Cuore

3° Carro lettera F  Il Contado del Canavese

 Classifica finale delle squadre a piedi:

1° Picche

2° Diavoli

3° Mercenari

Premio combattivita’ squadre a piedi  e’ stato assegnato alla squadra della Morte

Premio Immagine carri da getto e stato assegnato al Carro n. 17 i Cavalieri della Credenza. 

 Per ora e’ tutto a presto foto e video!!!

 
Il nostro piatto forte…….
Domenica scorsa mentre nelle vie della citta’ sfoggiavano i 45 carri che prenderanno parte 
nei prossimi giorni alla battaglia delle arance nei vari rioni di Ivrea  avveniva la distribuzione 
dei “faseuj gras”.

Vi spiego meglio….
Le fagiolate rionali sono sicuramente parte di un aspetto non ufficiale della manifestazione 
carnevalesca ma non per questo sono meno vissute o partecipate dalla gente eporediese.Dovete
 sapere che il Carnevale ha sempre avuto un rapporto stretto con il cibo, soprattutto con 
l’abbondanza di esso, in quanto essendo la festa immediatamente precedente alla Quaresima, tempo 
di digiuno ed astinenza, doveva necessariamente celebrare anche nei suoi riti molteplici il cibo e la
 sua abbondanza.Sono ben undici le fagiolate, ognuna con caratteristiche , abitudini e storie diverse,
 tutte in ugual misura protagoniste della grande kermesse  eporediese:
 
Fagiolata di Bellavista				Fagiolata di San Giovanni

Fagiolata di Torre Balfredo			Fagiolata cuj dij Vigne

Fagiolata di san Pietro Martire			Fagiolata di Monte Navale

Fagiolata di Via Palma				Fagiolata di San Bernardo

Fagiolata Dora Baltea				Fagiolata di San Lorenzo

Fagiolata del Castellazzo
 
Pensate che proprio la Fagiolata del Castellazzo e’ la piu’ “anziana” tanto da non riuscir neppure a 
risalire ad una ipotetica data di nascita; ancora oggi conserva il suo aspetto benefico distribuendo 
circa 1000 razioni. L’acquisto dei fagioli avviene tempo prima , seguito poi dal lavaggio e da una 
selezione per mezzo di setacci, solitamente il giorno prima vengono immersi in grandi pentoloni con 
acqua, nella notte, dopo l’accensione dei fuochi, si inizia la lenta cottura in compagnia di cotiche e 
lardo tritato. In altre pentole a parte vengono invece cucinati salamini e cotiche, le cifre sono 
veramente alte: oltre 80 quintali di fagioli, una quarantina i quintali di salamini, altrettanti tra 
cotiche, preive  e lardello.Ogni fagiolata conserva gelosamente il suo segreto sugli ingredienti, 
segreto che permette ad ognuna di essere unica ed inimitabile. Vi allego alcune foto di una 
fagiolata dalle dimensioni ridotte dove vengono ancora utilizzati i paioli di rame, e altre fagiolate 
invece visto l'afflusso maggiore di gente utilizzano pentoloni molto piu’ grossi di acciaio inossidabile.

Mi raccomando se venite ad Ivrea a vedere il nostro carnevale chiedete dei “faseuj gras” perche'
non potete non assaggiarli!!!

i carri

Domenica 27 gennaio ad Ivrea c'e stata la presentazione dei carri da getto quindi hanno sfilato per le vie cittadine tutti i 45 carri che prenderanno parte alla manifestazione.
A prima vista cosi' mi vien da dire che l'80% degli attacchi per questa edizione 2008 abbia rifatto il carro con disegni nuovi stampati su tela, pitturati a mano su resina o su pannelli in legno alcuni carri addirittura tutti di acciaio con scudi pitturati o serigrafati applicati sulle le sponde

costruzione del carro con le conche 

a carro ultimato

la ferratura

Una cura quasi maniacale e’ rivolta a questi nobili animali, che vengono lavati strigliati e spazzolati, una dimostrazione lampante di una passione che si tramanda da padre in figlio/a.

Con i manti che brillano alla luce del sole, adorni di fiocchi e coccarde i nostri cavalli si pavoneggiano lungo le strade cittadine come altrettanti prime donne; gli zoccoli lucidi, a volte dipinti, vengono attrezzati con ferrature, indispensabili sul viscido selciato in pave’ intriso di succo d’arancia.

 A voi una sequenza di foto dimostrative per questa particolare ferratura….viene pareggiata l’unghia

 

il cotone  viene inserito in un primo momento nel foro del ferro per preservare la filettatura dove in un secondo momento verranno avvitati i ramponi

   

 La ferratura viene fatta a caldo quindi gli stessi ferri vengono portati ad un elevata temperatura in modo tale da rendere malleabile il materiale per poterlo lavorare.

il ferro caldo viene posizionato sullo zoccolo del cavallo per poi essere modellato sull’incudine con il martello

poi inchiodato il ferro allo zoccolo e sulla parte posteriore si possono gia vedere chiaramente i ramponi opportunamente avvitati.

Questo tipo di ferratura viene effettuata all’incirca una settimana prima della manifestazione gli stessi conducenti provvederanno giornalmente a verificare lo stato di usura ed eventualmente procedere con la  sostituzione dei ramponi, che verranno poi tolti definitivamente alla fine del Carnevale.

 

  la mascotte del carro di Doriana

Entriamo un po’ piu’ nel dettaglio di questo affascinante mondo per farvi scoprire tutto quello che accade nei mesi prima… 

IL CARRO DA GETTO

Dietro a questi carri si cela un lungo e laborioso lavoro di preparazione, che inizia molto tempo prima del Carnevale, nulla infatti vieni lasciato all’improvvisazione, carro, finimenti e cavalli richiedono cure lunghe, attente e accurate.

La costruzione del carro, e’ il piu’ delle volte opera degli stessi aranceri che nei giorni di carnevale ne usufruiranno, da un banale  rimorchio agricolo riescono ad ottenere il massimo del risultato fissando al pianale le sponde, che serviranno a ripararsi dalla vita fino ai piedi, poi le conche, capienti contenitori dove verranno messe le arance per la battaglia e per ultimo, viene fissato il telo, che riporta il nome,  il numero/lettera del carro e’ il bella mostra un’immagine con chiari riferimenti storici alla manifestazione. 

  IL TELO DECORATIVO

I cavalli utilizzati per il tiro vengono allenati con molto impegno dai propri padroni, vengono attaccati a carri agricoli, a volte a pieno carico, lungo le strade sterrate delle campagne canavesane. Giorno dopo giorno, come un vero atleta in vista di un’importante gara, il cavallo acquista il giusto tono muscolare, la forza e la resistenza. In questi ultimi anni, la qualità media dei cavalli e dei carri da getto e’ veramente aumentata tanto che e’ sempre più difficile farne una classifica finale. Attualmente le razze di cavalli piu’ rappresentate al carnevale sono Frisoni, Kwpn e Ungheresi,  in passato invece si vedevano per lo piu’ cavalli Ungheresi. Una cura quasi maniacale e’ rivolta a questi nobili animali, che vengono lavati strigliati e spazzolati, una dimostrazione lampante di una passione che si tramanda da padre in figlio/a.

  I CAVALLI

I finimenti utilizzati nei giorni di battaglia sono di tipo inglese interamente in cuoio. Il colore varia in base ai cavalli utilizzati e’ possibile vedere finimenti interamente neri, neri e marroni  oppure interamente marrone chiaro o testa di moro; questi vengono smontati,

   

lavati con appositi saponi per poi essere verniciati e lucidati con molta cura

       

e solo in un secondo tempo vengono nuovamente uniti tutte le parti del finimento stesso.

   

   

Ogni anno capita di vedere ad Ivrea finimenti nuovi di zecca o comunque di fattura recentissima, fibbie, borchie e sonagliere in gergo “ciuchinère” brillano tanto da potersi rispecchiare; inoltre vengono montati sul sellino e sulla testiera pennacchi, in gergo detti “cigni” oppure delle piume di struzzo raffiguranti i colori della squadra.

   

A preparazione ultimata, pariglie e “quadriglie” saranno ancora una volta assoluti protagonisti del  Bicentenario del Carnevale d’Ivrea.

testo e foto  by DORIANA

 

 6 gennaio 2008 che lo spettacolo abbia inizio.....

Ebbene si amici, come vi avevo anticipato, anche quest’anno siamo entrati nel vivo della festa, l’edizione del Bicentenario del carnevale di Ivrea e’ partita alla grande, tanti gli applausi al Generale Pier Gianni Cassetto.

   

Sono state le note festose ed echeggianti dei Pifferi e Tamburi a risvegliare come ogni anno di buonora i cittadini eporediesi che non hanno esitato e scendere in piazza per batterle le mani.Puntuali, nel rigore umido della domenica invernale, sono stati anche i “cavallanti” che con i loro destrieri si sono presentati in piazza per accogliere il nuovo Generale.

   

   

Come potrete vedere dalle foto i cavalli vengono attaccati a dei carri agricoli con delle panche di legno proprio per essere allenati al tiro che nei giorni avvenire dovranno affrontare.

I carri da getto che nell’edizione 2008 prenderanno parte alla manifestazione sono 45 di cui 34 pariglie e 11 “quadriglie” (termine usato in gergo piemontese per definire un tiro a quattro) qui di seguito vi elenco i nomi di questi spettacolari attacchi:

Pariglie 

3) Le Vecchie Mugnaie                                     28) I Nobili Alfieri                  

4) I Paladini di Via Palma                                 29) La Contea di Montenavale

5) I Conti di San Lorenzo                                31) I Difensori del Castellazzo

6) I Tiranni di San Ulderico                            33) I Guerrieri

8) I Seguaci di Re Arduino                              34) Gli Aguzzini dei Biandrate

9) I Boia del Tiranno                                       35) I Falconieri

10) I Grifoni                                                   37) I Difensori della Corona

11) Gli Arcieri del Re                                       38) Gli Arcieri di Via Palestro

12) I Difensori di San Lorenzo                         39) I Guerrieri di Re Arduino

14) I Cavalieri del Castellazzo                         41) I Cavalieri delle Rosse Torri

16) I Cavalieri del Tricolore                           42) Il Corpo di Guardia del Borgo Vecchio

17) I Cavalieri della Credenza                          43) La Nobile Ivrea

21) I Templari                                                44) La Vecchia Eporedia

23) La Compagnia di Ventura                            45) Gli Scorpioni del Tiranno

24) I Cavalieri del Lago                                   46) La Compagnia della Torre

25) Gli Imperatori                                           47) I Conti Casana

26) I Difensori del Borghetto                           48) I Traditori del Tiranno

Quadriglie 

A) I Falchi di Re Arduino

B) La Vecchia Torre

C) L’Armata del Generale

E) I Difensori del Castello

F) Il Contado del Canavese

G) Gli Scudieri del Re

H) I Baroni del castello

I) I Balestrieri d’Albeto

L) L’Ariete del Sacro Cuore

S) Gli Scudieri del Castello

T) I Cavalieri di San Bernardo 

periodo natalizio ad Ivrea:

".... Qui tutto nella norma anzi si sono aperte e già anche chiuse un paio di giorni fa'le iscrizioni per il nostro carnevale, in giro si respira già aria di festa: iniziano le cene, si attaccano i cavalli, si iniziano a vedere i primi carri da getto insomma al Natale non ci pensa nessuno... ma al carnevale!!"

   

    

fotografie dal sito ufficiale del Carnevale d'Ivrea ( www.carnevalediivrea.it )

Storico Carnevale di Ivrea 2-3-4-5 febbraio 2008

 un po' di storia....

Il carnevale di Ivrea e’ il piu’ antico del mondo, e’ una manifestazione in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita ad uno spettacolo impedibile, la vicenda a cui si ispira risale al Medioevo, quando Barbarossa insedia nel castello della città un crudele tiranno: Ranieri di Biandrate.

Violenze e soprusi esasperarono il popolo che nel 1194 insorge e distrugge il castello, simbolo dell’oppressione. Cento anni dopo la stessa sorte tocca ad un altro tiranno, Guglielmo, marchese di Monferrato che si impadronì a tradimento dell’intera città di Ivrea. Nella tradizione popolare Ranieri e Guglielmo rappresentano un’unica figura di tiranno, oppressore del popolo, che invaghitosi di una bella mugnaia, Violetta pretende di godere su di lei il “diritto della prima notte”. L’eroina, tratto da sotto le vesti nuziali  un pugnale, taglia la testa del tiranno mostrandola al popolo riunito sotto gli spalti del castello. Il ricordo di queste gesta, della vittoria del popolo sull’oppressore, si e’ tramandata di anno in anno, e ancora oggi caratterizza una festa che è, a tutti gli effetti, una manifestazione popolana.

I protagonisti assoluti sono la Vezzosa Mugnaia, eroina della festa, il Generale con il suo Stato Maggiore, il Sostituto Gran Cancelliere, il Podestà, gli Alfieri con le bandiere dei rioni San Grato, San Maurizio, San Ulderico, San Lorenzo e San Salvatore rappresentati dagli Abbà, i Pifferi e Tamburi e per ultima, ma non per questo meno importante, il momento piu’ spettacolare della manifestazione che ben evidenzia la lotta per la libertà, la famosa  Battaglia delle Arance.

Solo dal secondo dopo guerra la battaglia assunse i connotati attuali seguendo regole ben precise, prima si trattava di un duello quindi di un vero e proprio testa a testa tra lanciatori dai balconi e lanciatori di strada.

Ancor oggi la battaglia si svolge nelle principali piazze della città e vede impegnati 45 equipaggi sul carro (simboleggianti le guardie del tiranno) trainati da cavalli quindi con un numero limitato di tiratori, piu’ precisamente 10 per le pariglie, 12 per i tiri a quattro, contro le 9 squadre degli aranceri a piedi (popolani ribelli) costituite invece da centinaia di tiratori.

Qui di seguito le nove squadre a piedi:

    

Piazza Ottenetti troviamo


 ARDUINI                                        SCACCHI 

Piazza di Città troviamo

 PICCHE                                  MORTE 

 

Piazza del Rondolino troviamo

DIAVOLI                                             MERCENARI  

 

PANTERE 

 

In  Borghetto troviamo                            Piazza Freguglia troviamo 

TUCHINI                                         CREDENDARI 

  

                

Avrà inizio il prossimo 6 gennaio, giorno dell’Epifania, l’edizione 2008 dello Storico Carnevale di Ivrea, che sarà particolarmente ricca di appuntamenti, ricorrendo il Bicentenario del primo libro dei verbali ed il 150° anniversario della figura della Mugnaia.

Come ogni anno toccherà al gruppo dei Pifferi e Tamburi annunciare agli eporediesi, con il suono delle loro “diane”, l’inizio di una nuova edizione del Carnevale.
Dopo la sfilata per le vie della città tutti si ritroveranno di fronte al Civico Palazzo, in piazza di Città, dove il Generale designato, Pier Gianni Cassetto, riceverà ufficialmente l’investitura, con la consegna di sciabola e feluca da parte del Generale uscente, Roberto Ricci.

 

Questo e’ un po’ un riassunto di quello che e’ il nostro carnevale per la parte storica, quello che io invece vorrei farvi conoscere  nel dettaglio e’ tutto  il lavoro “dietro le quinte” : la nostra partecipazione alla battaglia delle arance con i nostri piu’ abili destrieri.

 

 

 

guardatevi questo demo del video realizzato dalla "tanta roba production" by Moreno


 

 

presto tante altre nuove notizie!!!

 

guarda il video anche qui:

http://it.youtube.com/watch?v=5NWPcZbQ__k

 

 

 

sito ufficiale: http://www.carnevalediivrea.it/