antichi mestieri ad Ivrea a cura di
Cecilia
Mestieri della memoria: alla (ri)scoperta dell’«Olivettianità» perduta A cura di Federico Bona
Rumori, odori, colori e
sapori della cultura Olivettiana sono tornati a rivivere a Ivrea in occasione
del “Mestieri della memoria”, che quest’anno sono stati dedicati proprio alla
ricorrenza del centenario della nascita dell’azienda nella quale per decenni si
è identificato il territorio.
Può sembrare strano “festeggiare” un lutto eppure… a Ivrea c’è tanta voglia di
ricordare “i bei tempi della Olivetti”. Lo hanno dimostrato i tanti che si sono
succeduti in piazza Ottinetti, dove i macchinari sono tornati a lavorare per
qualche ora, in piazza Borgoglio, dove è stata ricostruita una linea di
verniciatura della “Lettera 22”, e soprattutto in piazza Ferrando dove, proprio
come avveniva in mensa, ci si è messi in coda per prendere il vassoio, trovar un
posto libero a tavola e mangiare in compagnia.
Tutti a bocca aperta, poi, di fronte alla splendida realizzazione dei maestri di
Sangemini che hanno realizzato una spettacolare “infiorata” trasformando piazza
di città nella riproduzione di un immenso poter d’epoca della Olivetti. Il tutto
con fiori, petali e polvere di fiori secchi. Ore e ore di lavoro per un
capolavoro effimero, che non potrà essere conservato se non nella memoria e
nelle migliaia di fotografie che sono state scattate per immortalare il
capolavoro.
I “Mestieri 2008” hanno attirato a Ivrea una moltitudine di pubblico: «Ed se è
il pubblico a decretare il successo di una manifestazione, come io sono convinto
che sia – commentava a sera Elvio Gambone, “deus ex machina” dell’organizzazione
-, allora i Mestieri di quest’anno sono stati un immenso successo». Non è
mancata qualche critica: troppo “contorno” per una rievocazione solo olivettiana,
oppure troppi pochi “mestieri” a legare gli spazi dove rivivevano le vestigia
del’azienda di Camillo e Adriano.
cavalli e carrozze che passione!!
antichi mestieri ad Ivrea!